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Napoli e la moda del senso civico.

In questa infuocata estate napoletana si stanno rincorrendo parole come senso civico, cittadini virtuosi, rispetto delle regole. Sembra che sia in atto una campagna collettiva intorno a un’idea nobile, quella di costruire una Napoli migliore. Quel ch’è certo è che si stanno moltiplicando campagne civiche e premi a chi si distingue per comportamenti virtuosi. Perché i cittadini virtuosi fanno più bella la città. Ma è anche vero che “Le città virtuose fanno più bella l’Italia” (Repubblica 10.7.12). Ogni tanto i giornali pubblicano servizi sulle città meritevoli di qualcosa. A volte sono lunghi elenchi di piccoli centri o grandi città passate in rassegna dal nord al sud, senza fare mai distinzione tra leghiste e non. Mi è venuto in mente il caso Verona che ha curato i monumenti urbani senza impegnare le casse comunali ma coinvolgendo il senso civico delle imprese locali. Un esempio da seguire, che recentemente ha fruttato alla città del sindaco Flavio Tosi il Premio Città di Partenope. Un riconoscimento pieno di significati. Perché Città di Partenope è la virtuosa per eccellenza, e del senso civico e del rispetto delle regole ha fatto la sua ragione di vita sin dal giorno della sua fondazione (18.6.08). Ma il premio alla città di Verona non tutti l’hanno mandato giù, anzi. Due personaggi, un politico e uno speaker radiofonico a caccia di consensi e ascolti, hanno scatenato una violenta campagna contro Città di Partenope, colpevole di aver premiato il sindaco leghista Flavio Tosi (Il Mattino 20.6.12). I due contestatori hanno montato la rabbia dei fedelissimi e del popolo dei blog, incitando tutti a intervenire alla festa di Partenope, in Galleria Umberto, con fischietti e pomodori. “Noi consigliamo a Tosi di non venire nella nostra città dove non è ospite gradito” ha detto Gianni Simioli di Radio Marte (Ansa 19.6.12.). La cosa si è poi rivelata un flop, anche per l’ottimo servizio d’ordine della Polizia, ed è stata una serata felice. Il sindaco Tosi non è venuto. Al suo posto ha ritirato il premio un assessore, peraltro pugliese. Con rammarico di Piero Fassino, uno degli altri sindaci premiati della serata, che ritirando di persona la Targa di Partenope destinata a Torino, ha detto parole sentite sull’unità del nostro Paese. Insomma, mi chiedo: quando tutti capiremo che il vero confine non è tra nord e sud, ma tra civiltà e inciviltà?

dalla mia lettera al Direttore, pubblicata sul Mattino del 17 luglio 2012

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